Ci sono molti errori comuni che possono influire sul rendimento dei negozi online, per evitare di sbagliare diamo uno sguardo a quelli che sono gli errori più frequenti solitamente commessi da chi gestisce siti di e-commerce.
Nonostante un decennio di “crisi”, l’e-commerce è un settore in continua crescita e in Italia specialmente, nonostante la bassa “alfabetizzazione” informatica del nostro paese, gode di ottima salute. Il perchè è facile capirlo; sempre più persone usano internet, sempre più persone vogliono ampia scelta ed ampia possibilità risparmio. L’e-commerce offre queste possibilità a costi per le aziende sempre più accessibili. Conviene quindi sapere come muoversi nel campo.
Ecco 5 errori da evitare per realizzare un sito e-commerce di successo capace di aumentare nel tempo conversioni e profitti della vostra impresa.
1° Un cattivo Design del sito.
Può sembrarvi poca cosa ma come nel marketing è l’immagine che vende il prodotto. Un interfaccia grafica capace di rendere l’esperienza utente gradevole e senza “distrazioni” di sorta può farvi aumentare le vendite in maniera esponenziale. Non ci credete? Secondo studi della Stanford University il 50% dei visitatori abbandona una pagina web nei primi 8 secondi, e tra questi, il 50% di loro dichiara di giudicare attendibile un sito dal suo apestto grafico. Ma non solo. Sempre secondo gli studi della Stanford Univerisity, bastano solo 50 millisecondi per formulare un’impressione positiva o negativa, quindi per cui, non si può dire che la grafica non conta!
2° Fare la guerra dei prezzi online.
Cercare in tutti i modi di abbattere i prezzi dei vostri prodotti rispetto alla concorrenza non sempre è la strategia giusta per un sito e-commerce. Se vi dicessi che con le giuste mosse si può convincere un utente a comprare un prodotto ad un prezzo maggiore di altri ci credereste? No? Eppure è così. Rincorrere la guerra dei prezzi vi porterà automaticamente a ridurre il margine di guadagno, a dover fare più vendite per ottenere uguale profitti, ad avere meno possibilità di investire (e quindi di espandervi!) e soprattutto… la concorrenza non ci metterà poi molto a fare la stessa cosa. Per fare la differenza rispetto ai vostri competitor puntate sulla formula Unicità > Specificità > Beneficio > Credibilità.
3° Lasciare da solo l’utente.
Non servono sofisticate ricerche di mercato per sapere che non tutti gli utenti che visitano il vostro e-commerce compreranno alla prima visita. Per molti di loro, come è giusto che sia, la visita sul vostro negozio online fa parte di una naturale attività ricerca prima di convincersi ad effettuare un acquisto. L’errore più comune che molti commettono è quello di non usare plug-in dedicati capaci di intercettare l’utente nel momento in cui abbandona il vostro sito. Come? Un esempio banale sono i banner pop-up che si aprono nel momento in cui si chiude una finestra, lo scopo è quello di chiedere all’utente di lasciare un indirizzo e-mail per restare informato sulle novità del vostro negozio, sugli ultimi arrivi, sulle offerte speciali ecc.. Ma non è tutto qui. Esistono in rete diversi servizi che potete aggiungere al vostro e-commerce per migliorare l’esperienza utente anche quando quest’ultimo non compra; recovery mail per i carrelli “abbandonati”, live-chat per assistenza immediata, e tanti altri strumenti utili da usare. Trascurare tutte queste funzioni non migliorerà i vostri affari.
4° Cattiva gestione delle newsletter.
La gestione delle newsletter del tuo sito e-commerce è un’attività parallela e complementare di fondamentale importanza. Non è solo uno strumento per informare gli iscritti, ma anche e soprattutto un mezzo di vendita supplementare che potrà aiutarvi a vendere meglio e di più. Ma come gestire al meglio le proprie newsletter? Spesso l’errore più comune è quello di inviare e-mail in modo massivo ai propri iscritti in modo disordinato e poco orientato, così da non riuscire sempre ad ottenere i risultati sperati. Il consiglio che mi sento di darvi è quello di concentrarvi sui cosiddetti A/B Test. Questi test servono a testare la forma grafica/testuale di newsletter più efficace prima di inviare questa o quella newsletter a tutto il vostro database. In genere si creano due tipi diversi di newsletter da inviare ad un 10% del campione, per un periodo di prova che va solitamente dai 10 gg. ai 60 gg., successivamente si andrà a monitorare il numero maggiore di click ricevuti ed in base al dato si selezionerà il tipo di newsletter più adeguata che avrà dimostrato il più alto riscontro. Solo dopo, si potrà procedere ad un invio regolare capace di far ottenere il massimo tasso di conversione.
5° Trascurare la fidelizzazione del cliente.
Un marketing aggressivo veicolato attraverso un sito e-commerce ben fatto non sempre può risultare l’approccio giusto per assicurarsi vendite e profitti. Un aspetto importante riguarda la fidelizzazione del cliente che può essere svolta in vari modi, dai classici sistemi di sconto/vantaggi per gli utenti già registrati, ma anche e soprattutto, attraverso quello che è definito “marketing educazionale”. Questo tipo di marketing può e deve essere affiancato a quello commerciale tradizionale attraverso l’uso di pratiche di “indottrinamento” del cliente. Affiancare ad esempio al proprio sito e-commerce un Blog per fare informazione ed aggiornamenti sul tuo target (e non necessariamente per vendere) è senza dubbio uno dei sistemi più sicuri per assicurarsi l’interesse degli utenti. Oltre al Blog, anche l’uso di social network risulterà molto utile per coinvolgere i clienti facendo percepire loro la vostra presenza al di fuori del vostro sito. In questo semplice modo, il cliente diventerà parte attiva del processo di vendita e quindi acquisterete maggiore credibilità.
Si potrebbe continuare a lungo descrivendo altre pratiche su come migliorare il vostro e-commerce, importante è capire l’importanza dei fondamentali per iniziare ad avere successo online con il vostro sito.
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Si potrebbe aggiungere pure un sesto errore, forse il più grande di tutti… La piattaforma sbagliata! Occhio a quali scelte fate 🙂
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